“Non andare mai in vacanza con qualcuno che non ami.” (Ernest Hemingway)
Ci sono luoghi che sanno di casa, anche se li incontri per la prima volta.
Alberobello è uno di questi.
Tra i vicoli bianchi e i tetti a cono che si rincorrono come note di una melodia antica,
ogni passo è un invito alla dolcezza.
Le porte socchiuse lasciano intravedere mani che impastano, sorrisi che salutano,
gesti che sanno di casa e di verità.
È un luogo che chiede lentezza, che ti invita a sederti e guardare la luce cambiare colore sulle pietre.
Qui l’amore non è dichiarazione, ma presenza silenziosa:
una passeggiata mano nella mano, un pranzo sotto il pergolato,
un bicchiere di vino locale che sa di sole e di storia.
Condividere Alberobello con qualcuno che ami è come entrare in un sogno a occhi aperti,
uno di quelli che non finiscono al risveglio, perché restano nella memoria, nei gesti, nel cuore.
Perché il viaggio, quando è condiviso con amore, diventa scoperta reciproca.
E anche la pietra più antica, al tramonto, sa raccontarti una nuova verità su te stesso.